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Per molti era un nuovo Charlie Parker. Oggi, a ventun'anni di distanza dalla scomparsa, per tutti Massimo Urbani è stato il miglior jazzista italiano di sempre. Grazie alla tecnica mostruosa, alla musicalità sopraffina, alla creatività bruciante, all'energia che era in grado di produrre, e altrettanto velocemente dissipare, Urbani ha saputo declinare il jazz in una lingua tutta sua: un dialetto inimitabile, pieno di frasi nuove e inimmaginabili, spiazzanti. Geniale sul palco, umano e disponibile fuori. Massimo ha lasciato un ricordo indelebile. Per raccontarlo. Carola De Scipio ha costruito una polifonia emozionante, dando voce a un coro di memorie e narrazioni in cui ogni racconto contribuisce alla ricostruzione del profilo unico di un musicista irripetibile e di un meraviglioso essere umano. In questa nuova edizione il testo si arricchisce di molte nuove testimonianze, delle fotografie di Roberto Masotti e di una discografia compilata da Roberto Arcuri.